Posture scorrette: un problema per qualsiasi età

Spesso si crede erroneamente che i problemi posturali siano comuni alla sola fascia di età adulta o anziana.

Per questo presso il nostro centro offriamo la valutazione posturale gratuita al primo incontro.

Solo in questo modo ci possiamo rendere contro che i problemi posturali riguardano tutte le età, anche quella evolutiva. Questo è facilmente comprensibile se pensiamo a quali sono le molteplici cause che portano a un problema di postura scorretta.

Prima di tutto definiamo cosa si intende col termine “postura”. Vi propongo due definizioni.

La postura rappresenta “l’atteggiamento che il nostro corpo assume nello spazio, anche in relazione al nostro rapporto con l’ambiente esterno. Rappresenta, quindi, un mezzo di comunicazione tra il nostro mondo interiore e quello che ci circonda.”

Possiamo immaginarci di quanto il nostro corpo risenta del nostro atteggiamento psicologico nei confronti degli altri e dell’ambiente che ci circonda.

Pensiamo ad esempio a un giovane particolarmente timido, oppure ad un adulto che quotidianamente affronta rapporti sociali o lavorativi di tensione o litigi. La nostra muscolatura si contrae, solleviamo le spalle, inarchiamo la schiena. Ci chiudiamo su noi stessi! Ed ecco qua che la via verso le algie è ormai presa.

La postura è anche “quella particolare posizione del corpo o delle sue parti condizionata dai gruppi muscolari di volta in volta in causa dai recettori, centri superiori ed effettori”.

Il nostro sistema nervoso adotta dei sistemi molto validi per farci vivere ogni istante in economia (senza troppo dispendio energetico) e in assenza di dolore. Ecco perché, ad esempio, quando prendiamo una distorsione a una caviglia, per non sentire male durante la deambulazione, spostiamo tutto il nostro peso sulla gamba sana, adottando però dei compensi in tutto il resto del corpo! Innanzitutto dobbiamo “raddrizzare” la parte superiore (le spalle), le quali però assumono a loro volta una postura che va a caricare eccessivamente un lato piuttosto che l’altro.

Le conseguenze? In un primo momento nulla, anzi camminiamo senza sentire dolore alla caviglia…ma in un secondo momento questo atteggiamento di compenso ci creerà dolore e rigidità non solo agli arti inferiori, ma anche più in su, lontano dalla causa del dolore stesso.

Per non parlare delle posture che siamo costretti a tenere a lungo durante l’attività lavorativa. Troppo seduti o troppo in piedi! Le curve fisiologiche del nostro corpo scompaiono e si irrigidiscono, causando protrusioni, ernie, cifosi, emicranie muscolo-tensive, e chi più ne ha più ne metta!

Non sempre possiamo adottare accorgimenti sul lavoro, ma possiamo però riservarci del tempo per riequilibrare il nostro apparato locomotore, intervenendo su ossa, articolazioni, muscoli.

IMG_E5918
IMG_0263
IMG_E2034
IMG_8022
IMG_3750